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Certo Christian.
Prova così:


Grazie, così lo vedo!


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MessaggioInviato: 05/10/2024, 22:11 
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donato cassano ha scritto:
Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Ancora una volta, molto sommessamente, da persona che usa entrambi i sistemi, mi permetto di osservare che nel digitale la manovra va prima impostata e poi eseguita, nell'analogico va eseguita passo passo. Vero che anche in digitale la manovra può essere eseguita passo passo, ma, a questo punto, perché usare il digitale?
Come in tutti i campi, Orazio docet: Est modus in rebus....." - Francesco


La manovra va certamente prima impostata, col cervello, poi realizzata, ruotando la manopola del palmare.
Probabilmente la tua idea del "digitale" è diversa dalla mia.


Più semplicemente: il mio materiale analogico è, probabilmente, migliore del tuo. (vedi Massimo). Per il digitale uso la buona vecchia 6002 della FL che non mi ha mai dato problemi, salvo gli aggiornamenti puntualmente eseguiti. Metto, talora, in funzione la desueta FMZ della FL che, unica, consente il controllo anche di loco in analogico. Naturalmente, dato il numero di rotabili a mia disposizione, non ho mai effettuato la semplicissima sostituzione dei decoder originale nelle locomotive nate per quel sistema. Ho la strana sensazione di essere molto più in grado di operare con il digitale di quanto i tifosi di questo sistema lo siano coll'analogico. Ho avuto più tempo per imparare, vantaggi della vecchiaia. - Francesco

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festina lente


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MessaggioInviato: 05/10/2024, 22:56 
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Ora che sono riuscito a vedere il video posso esprimere il mio parere, sperando di riuscire a restare sterile rispetto alla diatriba digitale Vs analogico.

Mi affascinano le manovre al punto di dotare di ganci microtrain alcuni dei miei rotabili, ganci che ritengo appunto il top per le manovre.
Però ho detto alcuni, poiché l'idea finale è quella di installarli sui merci, relative loco e loco da manovra, mentre per le vetture passeggeri penso di dotare solo le carrozze di testa di alcuni convogli e relative loco.
Ad esempio i convogli a lunga percorrenza non avrebbe senso che manovrassero nella stazioncina del mio plastico, pertanto posso lasciare i ganci standard o, perché no, metterli magnetici.

Quanto sopra premesso, purtroppo non mi resta che constatare che al giorno d'oggi le manovre sono quasi sparite anche al vero!

In ultimo, come commento ad un passo del video, in cui si parla di utilizzare il plastico in modo diverso da un gioco per bambini (che poi se si divertono vuol dire che per loro è il modo corretto) posso affermare, per esperienza fatta, che l'utilizzo di un software, permette, se utilizzato bene, di ottenere un realismo del traffico ferroviario non indifferente.
Ottenere un buon risultato non è sempre facile ma è, se mi passate il termine, un aspetto del gioco, che "mi" diverte quanto una manovra ben riuscita!


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MessaggioInviato: 06/10/2024, 9:30 
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Gianfranco Visentin ha scritto:
Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Vero che anche in digitale la manovra può essere eseguita passo passo, ma, a questo punto, perché usare il digitale?


Perchè:
1) col digitale le velocità minime sono possono essere bassissime e quindi realistiche per la manovra
2) con un controllore wifi/smartphone/lokomaus si può stare vicini al luogo della manovra dovunque essa sia sul plastico
3) una loco da manovra può attaccare/staccare vagoni ad un treno con locomotiva titolare senza preoccuparsi di sezionamento
4) una loco da manovra può prelevare materiale motore (loco/automotrici) e comporre treni (con la funzione consist)
5) perchè si possono simulare treni collettori con loco da manovra in coda (come si faceva sulle ferrovie GTT)
6) perchè le loco da manovra possono avere ganci digitali


aggiungo:
7) perché con i ganci digitali faccio la manovra dove voglio,
8) perché in DCC la manovra può essere completata con luci e suoni congruenti,
9) perché con un sw dedicato si possono realizzare manovre da ripetere semplicemente in situazioni analoghe

https://drive.google.com/file/d/1bIn5aC ... sp=sharing


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MessaggioInviato: 06/10/2024, 15:59 
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Roberto Macchi ha scritto:
Gianfranco Visentin ha scritto:
Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Vero che anche in digitale la manovra può essere eseguita passo passo, ma, a questo punto, perché usare il digitale?


Perchè:
1) col digitale le velocità minime sono possono essere bassissime e quindi realistiche per la manovra
2) con un controllore wifi/smartphone/lokomaus si può stare vicini al luogo della manovra dovunque essa sia sul plastico
3) una loco da manovra può attaccare/staccare vagoni ad un treno con locomotiva titolare senza preoccuparsi di sezionamento
4) una loco da manovra può prelevare materiale motore (loco/automotrici) e comporre treni (con la funzione consist)
5) perchè si possono simulare treni collettori con loco da manovra in coda (come si faceva sulle ferrovie GTT)
6) perchè le loco da manovra possono avere ganci digitali


aggiungo:
7) perché con i ganci digitali faccio la manovra dove voglio,
8) perché in DCC la manovra può essere completata con luci e suoni congruenti,
9) perché con un sw dedicato si possono realizzare manovre da ripetere semplicemente in situazioni analoghe

https://drive.google.com/file/d/1bIn5aC ... sp=sharing


Ancora una volta vedo che non ci capiamo. Prescindendo dal fatto che almeno una metà delle operazioni sopracitate sono eseguibili anche in analogico e l'altra metà sono fuori dal portafoglio o dal gradimento di tantissimi modellisti, resta il fatto che io non sono contrario all'uso del digitale, di fatti lo uso, ma ritengo il digitale utile nei limiti in cui lo usano la stragrande maggioranza dei modellisti. Il fatto che io sappia programmare, non mi autorizza a qualificare chi non lo sa fare o non vuole farlo, come analfabeta. Il digitale prevede conoscenze di modellismo e portafoglio di un certo tipo. A tutto oggi non credo sia statisticamente dominante. Altro discorso per gli impianti non domestici, dove una certa spettacolarità, un automatismo spinto e un controllo da remoto divengono requisiti essenziali. I suoni ad esempio che in un piccolo impianto (6/8mq) diventano, se non ridicoli quanto meno risibili, sono nei plastici "industriali" una attrazione in più specie per un pubblico non particolarmente qualificato. Al di là del fatto che certi elenchi mi fanno venire spontanea la domanda: "Fa pure il caffè?" la funzione di sgancio comandata a distanza è più che interessante ma estremamente costosa, per cui oggi continuo a tenerla nel libro dei farò. Per chiudere: sino a una trentina di anni fa con relais, condensatori, diodi, pazienza e passione, riuscivamo a fare di tutto. - Francesco

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MessaggioInviato: 06/10/2024, 16:32 
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- Epoche IV e V
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Ciao Carlo,
come ben sai sono assai favorevole alle manovre dei treni, poco importa la scala (N, 0, LGB...1:1...seeee magari :P ) o ancor meno la fanciullesca diatriba analogico-digitale. Pensa che da piccolo i treni li spostavo a mano... :lol:
Ritornando alle manovre, mi piacciono talmente tanto che dal 2006, anno in cui le scoprii, ogni aspetto del mio fare fermodellismo ha proprio come scopo finale l'esercizio ferroviario: dalla costruzione dei rotabili al concepimento del tracciato ferroviario, dal paesaggio alla lista delle manovre, fino ad arrivare alla pianificazione delle sessioni operative in casa.
Ed ultimamente, muovendomi un po' meno da casa, mi dedico anche alle Sessioni Operative "Virtuali", ovvero a distanza, con gli Amici Nasso, Barella, Arpenti e Mendini... come dire... ogni "scusa" è buona per fare manovre sul proprio plastico!

Ti abbraccio :P

_________________
Ciao
Mario
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MessaggioInviato: 06/10/2024, 20:44 
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Mario Vason ha scritto:
Ciao Carlo,
come ben sai sono assai favorevole alle manovre dei treni, poco importa la scala (N, 0, LGB...1:1...seeee magari :P ) o ancor meno la fanciullesca diatriba analogico-digitale. Pensa che da piccolo i treni li spostavo a mano... :lol:
Ritornando alle manovre, mi piacciono talmente tanto che dal 2006, anno in cui le scoprii, ogni aspetto del mio fare fermodellismo ha proprio come scopo finale l'esercizio ferroviario: dalla costruzione dei rotabili al concepimento del tracciato ferroviario, dal paesaggio alla lista delle manovre, fino ad arrivare alla pianificazione delle sessioni operative in casa.
Ed ultimamente, muovendomi un po' meno da casa, mi dedico anche alle Sessioni Operative "Virtuali", ovvero a distanza, con gli Amici Nasso, Barella, Arpenti e Mendini... come dire... ogni "scusa" è buona per fare manovre sul proprio plastico!

Ti abbraccio :P

Ciao caro Mario!
Conosco bene il tuo modo di operare sul plastico e quello degli amici Fremo, ed è, secondo me, il modo più maturo e intelligente di fare modellismo ferroviario. E' ovvio che ognuno possa fare quello che vuole col plastico e con i propri modelli, e nel video, credo di averlo espresso chiaramente. La mia era una domanda, e nasce dai video che vedo, dai plastici che osservo, dai discorsi che sento e da i post che leggo qua e la, in ambito modellistico, e ti assicuro non è una situazione confortante. Se penso a quante pagine si sono scritte su riviste specializzate, a quante energie si sono spese per dare sempre maggiore cultura ferroviaria, e ad educare ad un modo consapevole ed evoluto di fare modellismo, e constatare che stiamo, (non tutti per fortuna), facendo un passo indietro dopo un periodo in cui sembravamo avviati (grazie anche al lavoro dell'ASN) a nuovi traguardi, è veramente una tristezza! Da cosa dipende non saprei dire, forse questo continuo semplificare, questa fretta di avere tutto subito, quando, lo sappiamo benissimo, un impianto che "regga" nel tempo richiede di essere ponderato e studiato a lungo prima di piantare anche un solo chiodo. Il fermodellista medio, invece, diciamolo, oggigiorno, è distratto e tende pericolosamente al collezionismo, purtroppo anche in scala N. Noi che prima avevamo poco o niente, eravamo più industriosi e ci dovevamo inventare di tutto per avere un modello. Dovevamo costruirci tutto, edifici, carri, locomotive...tutto. Ma forse proprio per quello eravamo diventati più bravi degli accazeristi, eravamo obbligati a superare noi stessi, e ci riuscivamo. Ora che il materiale abbonda probabilmente ci stiamo "rilassando" e omologando ai cugini della scala più grande. Tutto questo, forse, si ripercuote anche sui plastici, e sul modo di intendere i treni in miniatura. Mi conforta comunque leggere che molti concordano che le manovre stiano scomparendo, ed io aggiungo che latitano pure nel lessico fermodellistico, anche se in fondo speravo quasi di essere smentito!

Un abbraccio anche a te! :)

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Quando ti dicono che sei cambiato vogliono solo dire
che non sei più come fa comodo a loro!

S. Matreel


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Carlo in parte condivido il Tuo scritto, ma non dobbiamo MAI dimenticarci che è un GIOCO e come tale è da vivere..... :idea:
Tu sai come la penso , a me piace smanettare , tutto di fantasia e via così con leggerezza, comprendendo che a moltissime persone non soddisfi la mia linea e mi va benissimo, ma di contro molte o anche troppe volte vedo che quest' hobby viene trasformato in una fobia, in una mania proiettata all'esagerazione, all'esasperazione , con continue masturbazioni mentali che travalicano ogni limite, trasformandolo così da GIOCO in STRESS e fabbrica di ansia, esattamente l'opposto di ciò che deve fare un'hobby e se lo dovessi vivere così io darei tilt :!: :!:
Ricordo una discussione di oltre un'ora in un negozio tra due perché il modello riprodotto aveva due scalini per la salita del macchinista, mentre la macchina reale ne aveva tre, follia a mio giudizio. :!: :!: :!:
Sono anche tempi non facili, la gente ha bisogno di distrarsi e non pensare a tutto quello che vede e che sente , così sale la voglia di semplificare le cose , vivendo il modellismo ferroviario come più piace, ma senza che diventi un cruccio, almeno questo è il mio personale punto di vista , salutoni Francesco. :mrgreen:


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Francesco Falcone ha scritto:
Carlo in parte condivido il Tuo scritto, ma non dobbiamo MAI dimenticarci che è un GIOCO e come tale è da vivere..... :idea:
Tu sai come la penso , a me piace smanettare , tutto di fantasia e via così con leggerezza, comprendendo che a moltissime persone non soddisfi la mia linea e mi va benissimo, ma di contro molte o anche troppe volte vedo che quest' hobby viene trasformato in una fobia, in una mania proiettata all'esagerazione, all'esasperazione , con continue masturbazioni mentali che travalicano ogni limite, trasformandolo così da GIOCO in STRESS e fabbrica di ansia, esattamente l'opposto di ciò che deve fare un'hobby e se lo dovessi vivere così io darei tilt :!: :!:
Ricordo una discussione di oltre un'ora in un negozio tra due perché il modello riprodotto aveva due scalini per la salita del macchinista, mentre la macchina reale ne aveva tre, follia a mio giudizio. :!: :!: :!:
Sono anche tempi non facili, la gente ha bisogno di distrarsi e non pensare a tutto quello che vede e che sente , così sale la voglia di semplificare le cose , vivendo il modellismo ferroviario come più piace, ma senza che diventi un cruccio, almeno questo è il mio personale punto di vista , salutoni Francesco. :mrgreen:


Certo, infatti lo dico nel video e l'ho ribadito qui sul post, ognuno fa come vuole, a casa sua. Ed io non scordo che veniamo tutti dall'ovale "fanciullesco". Quello che dico io, non solo perchè è il mio pensiero, ma perchè leggendo Bollettini FIMF, Bollettini ASN, manuali di fermodellisti evoluti di mezzo mondo, praticando persone che hanno plastici fatti in modo che tutto si svolga in maniera realistica, è che, ad un certo punto si cresce e ci si evolve. C'è chi lo fa, e c'è chi rimane sempre con la sua idea, e va benissimo. Però, non si può pretendere che FIMF, associazioni, editoria ecc. non facciano promozione verso un tipo di fermodellismo più evoluto. Per fare un esempio, va bene tutto, siamo tutti fratelli, sia chi fa FREMO che chi ha un plastico ad ovale, ma bisogna insegnare(chi si propone per farlo), che è meglio un Pap che un ovale, per motivi sin troppo ovvi! Non è che per il fatto che c'è ancora chi fa girare il trenino in tondo, non si possa esprimere idee più veritiere e realistiche, altrimenti, piano piano, torniamo al paleolitico ;)

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Francesco Arone di Valentino ha scritto:
Al di là del fatto che certi elenchi mi fanno venire spontanea la domanda: "Fa pure il caffè?" la funzione di sgancio comandata a distanza è più che interessante ma estremamente costosa, per cui oggi continuo a tenerla nel libro dei farò. Per chiudere: sino a una trentina di anni fa con relais, condensatori, diodi, pazienza e passione, riuscivamo a fare di tutto. - Francesco


Per una manovra di sgancio automatica a distanza (se il plastico funziona in DCC) serve un gancio elettromagnetico il cui costo è di una dozzina di Euro (più ovviamente il lavoro per installarlo). Volendo effettuare uno sgancio tra carri andrà aggiunto un decoder (nel carro) per la manovra. Nient'altro.


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!2€ per 250 carri/carrozze portano a 3.000€. Da aggiungere i decoder, diciamo altri 4.000€? Bruscolini - Francesco

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8-)
Ma non si mettono ganci digitali su tutti i carri.
Basta metterlo sulla o sulle loco da manovra e, se si vuole sul carro che si vuole sganciare.


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Ciao,

Francesco Arone di Valentino ha scritto:
!2€ per 250 carri/carrozze portano a 3.000€. Da aggiungere i decoder, diciamo altri 4.000€? Bruscolini - Francesco


AH !!! meno male che qualcuno ha il coraggio di affermarlo! Detto ciò se anche si dividesse l'importo per due resta, per me, una cifra importante.

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Roberto Macchi ha scritto:
8-)
Ma non si mettono ganci digitali su tutti i carri.
Basta metterlo sulla o sulle loco da manovra e, se si vuole sul carro che si vuole sganciare.


Hai ragione!! Avevo dimenticato le loco, che poi sono tutte dato che. normalmente si avvicendano in testa ai convogli. Vedi cambio macchina nelle stazioni di testa.
Per il resto, vuoi mettere la sublimità di manovre effettuate sempre dalla stessa loco e dagli stessi vagoni? - Francesco

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Perché tutte?
Io ne ho 6 o 7 e ti assicuro che sul mio plastico bastano.
Ne ho anche un paio con i ganci installati dal costruttore, ma chiaramente non tutte le loco con i ganci elettromagnetici sono presenti contemporaneamente sul plastico.
Ah... io non ho stazioni di testa. Le mie stazioni sono passanti e non serve fare il cambio loco.


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