Ciao Modulisti...

A Signa mi sono trovato difronte al discorso blocco automatico e dallo schema ,tratto dalle norme, mi rimangono alcuni quesiti... mi pubblicate uno schema del modulo relè, così posso capire dettagliatamente come funziona

Grazzzzie...

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

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Cercando in rete... ho visto questo... noi utilizziamo un relè set reset?

http://www.scalatt.it/bottega%20plastic ... matico.htm

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

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In linea di principio lo schema che hai segnalato funziona, ma è molto limitato, perchè non prevede il comando manuale, nè i LED di segnalazione dello stato del Relè.
Sui circuiti elettronici che ci sono sui miei moduli, oltre che su Tirano e sulla Staging, io uso un CD4013 (doppio Flip/flop CMOS) fatto funzonare come set/reset, che tramite dei transistor comanda un normale relè a due vie. L'integrato ha due sezioni e quindi gestisce da solo due blocchi, indipendenti fra loro.
Quindi non un relè bistabile, come è quello set/reset con due bobine.
Il doppio stato (marcia/stop) è gestito dal circuito integrato flip/flop.
Sfruttando altri piedini dell'integrato c'è una funzione di preset, cioè all'accensione si predispone automaticamente sul rosso.
Inoltre, usando le due vie del relè, una serve per controllare la trazione e l'altra per il segnale associato al blocco.
La segnalazione con i LED è derivata direttamente dalle uscite dell'integrato, mentre i pulsanti per l'azionamento manuale agiscono sugli ingressi dell'integrato attraverso diodi di blocco.

_________________
salutoNi
Massimo

Grazie Massimo...

Ho capito.... ma nei moduli a Signa non ho visto integrati...

Comunque mi posteresti uno schema se lo hai.... è che devo studiarci sopra... poi rivelerò il perché se va in porto..

per trasformare in bistabile ho trovato questo... però ovvio con i flip-plop.. ne hai già 2 in un IC...

http://www.webalice.it/crapellavittorio ... uls.htm#sr

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CristiaN CicogNaNi (cicocri)

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Cristian ti allego lo schema di un modulo con blocco che fece a suo tempo Alex e che da tempo mi ripropongo di mettere in bella, forse un giorno...
non so se ti può essere utile , la maggior parte dei blocchi è così con relè bistabili

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Nel frattempo ho letto il discorso del master.....

http://www.rotaie.it/New%20Pages/Master ... onica.html

Grazie anche a te Mario

Ovviamente il tuo è con relè, pulsanti per il controllo manuale e led di segnalazione.... insomma quello che era a Signa...

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Ciao Cristian,se non erro,quì entriamo in un campo più complesso ;
quelli che Ti hanno spiegato sono i 2 tipi di blocchi che abbiamo sui moduli;
uno è quello di Massimo che usa un'integrato ,il quale poi controlla i relè e tutto il resto;
il secondo è quello fatto con i relè bistabili,che se non erro vende uno,del quale non ricordo
il nome,alla borsa di Arluno
In Tirano il blocco era ko in quanto l'integrato cd4013 era out e a Milano ne ho presi 4 di scorta ,costo folle,
20 cents l'uno ahahahahah
Ciao falco

riconosco la mano!
E' il disegno che io preparai per Giorgio Lopa quando mise mano alla risaia (mi pare).
Come si vede ci sono anche i pulsanti per il comando manuale e i diodi di separazione.
Dai, non era un brutto disegno, considerato a partire solo da esso che Giorgio riusci pienamente nell'impresa!

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salutoNi
Massimo

Niente affatto un brutto disegno!! Mi scuso per la citazione errata, pensavo di ricopiarlo solo perchè è sbiadita la fotocopia

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Saluti
Mario
..nessuno nasce imparato...

Quando avrò capito bene tutto "er funzionamentos" sarò ben lieto di rifare i due schemi (con 4013 o con bistabili) da inserire nelle norme....

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Ciao Cristian,immaginando già le facce scure dopo aver letto il seguito,
diciamo che i blocchi come abbiamo Noi oramai sono tecnicamente superati.
Quelli moderni funzionano ad assorbimento ,non necessitano di Magnetini e Reed e hanno
rallentamento graduale , stop e accelerazione graduale fino a velocità impostata.
A Stoccarda la maggior parte dei modulari era senza blocchi,gli Austriaci avevano i sopradescritti e
Noi ,avendo treni in entrata dall'interconnessione,abbiamo dovuto passare al manuale,in quanto
impossibile mettere e togliere i magnetini in continuazione.
In compenso una locomotiva di un treno Giapponese,aveva lo statore del motore così basso che faceva
scattare i Reed ahahahahahahahah,così i blocchi scattavano senza motivo
Ciao falco assorbito

Inserire un sensore ad assorbimento sono qualche diodo... sai dove trovare lo schema degli austriaci... mi interesserebbe il rallentamento e ripartenza graduale... anche se questo prevederà sicuramente la suddivisione in 3 tratte e non una....

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Ciao Cristian,non so' bene come funziona,ma non è cosa artigianale ;
hanno tutte delle scatolette contenenti circuiti elettronici che sono poi tutte collegate da un bus in piattina multifilare,
ho visto quando montavano il modulare ;ogni scatoletta ha anche il funzionamento manuale e un potenziometro che penso sia per la regolazione della sensibilità.
Avevano anche dei pc ,ma non so se centravano con il sistema dei blocchi e lo stesso sistema era utilizzato sulle 2 torri dei Tedeschi.
Chissà se nel sito degli Austriaci c'è qualche spiegazione,dubito comunque che sia una cosa che possiamo adottare anche Noi con facilità,
io poi quando arriva troppa elettronica e computer ..........................
Magari c'è qualche sistema più semplice che si potrebbe utilizzare,ma a questo punto passo la palla al buon Massimo ,
che mastica con piacere pc e elettronica e Io mi tengo pronto per eventuali fili nuovi
Ciao Falco

Guardate che lo scopo del magnetino sull'ultimo carro è liberare la sezione solo dopo che l'ultimo vagone (appunto) è uscito. Quindi funge da controllo di integrità del treno.
Se mettete circuiti rilevatori di assorbimento, questi sono sensibili alle locomotive ed eventuali vagoni con luci (o asse con resistore), ma chi ci garantisce che l'ultimo carro sia di questo tipo?
Quindi il probelma di gestire treni "stranieri" c'è lo stesso. Perciò trovo che la soluzione di aggiungere in coda un carro dotato di magnete è la più rapida e indolore.
Poi, se qualcuno mi trova uno schema di accelerazione/rallentamento che possa funzionare bene con qualsiasi locomotiva e la cui realizzazione non costi quanto la suddetta, ne sarei ben contento. Io finora ho provato soluzioni anche di elettronica spinta, ma senza un risultato che mi soddisfi.

_________________
salutoNi
Massimo

se siamo rimasti "affezionati" ai reed ed ai magneti in tutti i questi anni il motivo c'è ed è l'affidabilità del sistema. Se i treni vanno a velocità "normali" è quasi impossibile che le macchine saltino i blocchi gestiti in questa maniera.

ciao

_________________
Saluti dal Tibet (niente treni solo Yak e Nak)

DCC addicted
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Alex Corsico

Ferrovie e Tranvie Locali
Direzione d'Esercizio di
PAVIA
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